La neurobiologia vegetale è una nuova disciplina scientifica che studia le capacità cognitive delle piante. In particolare come le piante ricevono i segnali dall’ambiente, come rielaborano le informazioni e come decidono le soluzioni da attuare per la loro sopravvivenza.
La neurobiologia vegetale è una nuova disciplina scientifica nata nel 2005.
Prima di quella data nelle piante non erano stati identificate cellule neuronali; ma gli scienziati hanno cominciato a scoprire che vi sono zone e cellule nelle piante che hanno un comportamento simil-neuronale e quindi è iniziata la sperimentazione per conoscere la neurobiologia nei vegetali.
Alcuni studi scientifici hanno riportato la presenza di sostanze come glutammato, serotonina, dopamina e acetilcolina che nel corpo umano sono sostanze che hanno la funzione di trasmettere le informazioni tra i neuroni.
I test sulle piante hanno così iniziato a valutare i diversi modi di comunicazione interna ed esterna della pianta scoprendo persino che le piante hanno una qualche specie di memoria e quindi apprendono e scelgono particolari comportamenti in risposta alla valutazione ai molti fattori che captano.
Sembra che le piante possano valutare oltre 15 parametri per decidere quali soluzioni attuare per la loro migliore sopravvivenza e inoltre le piante hanno molte diverse forme di comunicazione tra loro e l’ambiente esterno o con altri essere viventi in particolare altre piante della stessa specie. Gli scienziati cominciano a parlare di “intelligenza delle piante” grazie proprio a queste nuove scoperte della neurobiologia vegetale.
Il primo centro di studio di neurobiologia vegetale è nato in Italia nel 2005 a Sesto Fiorentino. Questo Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale è veramente all’avanguardia.